Insider Threat, le minacce dall'interno Giacomo Lanzi

Insider threat: individuarle e combatterle

Tempo di lettura: 6 min

Le insider threat sono difficili da individuare perche’ provengono, appunto, dall’interno della vostra organizzazione. Dipendenti, contractor e partner richiedono diversi livelli di credenziali di accesso per poter svolgere il proprio lavoro. Gli aggressori possono ingannare questi insider per farli accedere o offrire loro denaro per sottrarre consapevolmente informazioni preziose all’azienda.

Le soluzioni di sicurezza tradizionali si concentrano sulla protezione dell’organizzazione da aggressori esterni. Questa strategia trascura i danni che una risorsa interna potrebbe fare all’organizzazione, consapevole o meno. Con una soluzione Nextgen SIEM si ha la possibilita’ di rilevare e rispondere alle minacce sia esterne che interne, con l’aiuto dall’UEBA per l’individuazione di comportamenti sospetti.

Insider threat - working in team

Insider threat, le motivazioni

I dipendenti o i contractor identificati come a rischio sono collegati al 60% dei casi di minaccia da parte di insider, aumentando la probabilita’ che tali incidenti comportino il furto di dati aziendali sensibili. Le insider threat si possono dividere in due gruppi: i distratti e gli ostili.

La meccanica di un attacco cambia significativamente in base alle motivazioni che lo generano. E’ quindi meglio capire a fondo quali caratteristiche sono tipiche delle motivazioni dietro agli attacchi, per poter fermare le potenziali minacce prima che diventino violazioni.

Guadagno economico

E’ chiaro per ogni dipendente quanto possano valere i dati che l’azienda custodisce. Ecco che, in caso di crisi, permettere la fuga dei dati in cambio di denaro potrebbe sembrare un rischio tutto sommato ridotto. Questo tipo di movente va considerato soprattutto quando, in tempi come quello attuale, un evento esterno (la pandemia di COVID-19) mette comunque a rischio il posto di lavoro. Con il rischio di un imminente licenziamento, la vendita dei dati a cui si ha accesso in qualita’ di dipendenti e’ una via di fuga piu’ che appetibile.

Incuranza

Il non rispetto delle regole di sicurezza e’ un rischio molto concreto e la causa piu’ comune di minacce interne. L’indolenza nel rispetto delle regole costa alle organizzazioni una media di $4.58mln all’anno. Le minacce arrivano, nello specifico, da alcune pratiche di sicurezza non rispettate, come per esempio il mancato logout dal sistema, la scrittura su carta delle proprie password o il loro riutilizzo. Non mancano poi in questa categoria violazioni nell’uso di software non autorizzati o una mancata protezione dei dati aziendali.

Le motivazioni dietro a questi comportamenti dannosi sono spesso, purtroppo, particolarmente semplici: si aggira la sicurezza per una presunta maggiore velocita’, produttivita’ o, peggio, per pigrizia.

Distrazione

Un tipo di dipendente negligente e’ quello distratto, che vale la pena trattare in modo isolato perche’ piu’ complicato da individuare. Mentre il comportamento seriale di violazione delle regole e’ facilmente individuabile, il distratto, che normalmente rispetta in modo diligente il regolamento, non viene individuato prima dell’unica, sfortunata, volta in cui la sua disattenzione non costa all’azienda un attacco andato a buon fine.

Danni all’azienda

Tra le insider threat piu’ subdole ci sono quelle di chi ha come unico scopo il danneggiamento dell’azienda. Il movente, in questi casi, e’ solitamente di tipo personale: un dipendente a cui viene rifiutato un aumento, uno screzio avvenuto con un superiore, etc. L’insider si muove quindi per screditare la propria azienda, provocando danni d’immagine che si traducono in investitori spaventati che ritirano i loro capitali o in perdita di clienti.

Sabotaggio e vendita di informazioni a terzi

Per le aziende che trattano dati sensibili, questo tipo di minaccia e’ un rischio concreto. Sia che l’azienda tratti proprieta’ intellettuali di valore o dati sensibili dei propri clienti, con grande probabilita’ c’e’ chi e’ interessato ad avere accesso a quei dati per usarli a proprio vantaggio. In questo scenario, l’attore che vuole entrare in possesso dei dati, recluta un insider per trafugarli. 

I casi che rientrano nella definizione di spionaggio o sabotaggio mediatico sono in aumento negli ultimi anni. Gli attacchi partono da nazioni come la Russia o la Corea del Nord, spesso coinvolte in questo tipo di traffici per poter guadagnare vantaggi politici contro gli stati e organizzazioni occidentali.

Difesa contro gli insider threat

La difesa contro gli attacchi che partono dall’interno si basa sull’analisi dei comportamenti sospetti di chi ha accesso ai sistemi. La difficolta’ si riscontra nella natura non violenta degli attacchi. E’ facile che gli insider non abbiamo bisogno di violare alcun controllo di sicurezza, avendo accesso gia’ in partenza.

Ma allora come fare per cogliere immediatamente le minacce?

Monitorare l’accesso degli utenti

Gli insider con accesso legittimo scelgono di abusare dei loro privilegi di accesso. Spesso vengono concessi diritti di accesso eccessivi per ridurre lo sforzo che la gestione dei privilegi richiede. Evitare questo tipo di comportamenti e’ gia’ un primo passo in una direzione proattiva di difesa.

Con un sistema di Nextgen SIEM, inoltre, e’ possibile monitorare gli utenti con accesso ad alto privilegio a database, server e applicazioni critiche. A quel punto e’ piu’ semplice individuare chi abusa dei propri accessi.

Rilevare il comportamento sospetto degli utenti

Gli attacchi piu’ sofisticati si basano sulla furtivita’. A tal fine gli aggressori si affidano sempre piu’ spesso alla compromissione delle risorse interne esistenti. Una volta entrati nella rete, eseguono lateral movement e rubano dati sotto le spoglie di un utente interno.

Un sistema come quello offerto dal SOCaaS di SOD permette, tra le altre cose, di identificare rapidamente gli account sospetti rilevando il comportamento anomalo dell’utente rispetto ai normali modelli di base e all’attivita’ dei colleghi.

I vantaggi di un sistema moderno

Minore tempo di risposta

Utilizzando l’analisi comportamentale e’ possibile identificare azioni anormale in modo da poter indagare in tempi molto rapidi.

Analisi comportamentale avanzata: con il sistema UEBA (incluso nel SOCaaS), gli analisti della sicurezza sono in grado di monitorare l’accesso e l’attivita’ degli utenti alle risorse piu’ importanti dell’azienda, consentendo di trovare le minacce interne con il minimo rumore per un rilevamento e una risposta rapidi.

Riconoscimento rapido degli utenti a rischio

Per consentire il rapido rilevamento delle insider threat, i team di sicurezza necessitano la capacita’ di collegare tra loro gli account di un utente per creare un profilo universale dell’utente. Questo e’ possibile con un sistema Nextgen SIEM. L’analisi del comportamento degli utenti e’ anche comparata a quella di un gruppo di pari, per individuare con maggiore precisione i comportamenti anomali, comprendendo come l’attivita’ di un utente sia diversa da quella dei suoi colleghi.

Le minacce che partono dell’interno del perimetro aziendale sono forse le piu’ rischiose per la loro natura poco rumorosa. Per fortuna, con sistemi sempre piu’ capaci di individuare comportamenti sospetti e aggregare ingenti quantita’ di dati relativi ai dipendenti, e’ possibile prendere contromisure efficaci per la lotta contro questo tipo di attacchi.

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