XDR laptop

Estimated reading time: 6 minuti

Proprio come qualsiasi altro campo IT, il mercato della cybersecurity è guidato dall’hype. Attualmente si fa hype verso l’XDR, ossia eXtended Detection and Response.

XDR è la novità per quello che concerne il rilevamento e alla risposta alle minacce, un elemento chiave della difesa dell’infrastruttura e dei dati di un’azienda.

Cos’è esattamente l’XDR?

XDR è un’alternativa ai tradizionali approcci reattivi che forniscono solo una layer visibility sugli attacchi. Mi riferisco a procedure come il rilevamento e la risposta degli endpoint (EDR), l’analisi del traffico di rete (NTA) e i SIEM, di cui abbiamo parlato in molti altri articoli.

La layer visibility implica che si adottino diversi servizi, stratificati (layer), che tengono sotto controllo ciascuno una specifica entità nell’infrastruttura. Questo può essere problematico. Infatti, bisogna assicurarsi che i livelli non finiscano isolati, rendendo difficile, o quasi impossibile gestire e visualizzare i dati. La layer visibility fornisce informazioni importanti, ma può anche portare a problemi, tra cui:

Collezionare troppi avvisi incompleti e senza contesto. L’EDR rileva solo il 26% dei vettori iniziali di attacco e a causa dell’elevato volume di avvisi di sicurezza, il 54% dei professionisti della sicurezza ignora gli avvisi che dovrebbero essere indagati.
Indagini complesse e dispendiose in termini di tempo che richiedono competenze specialistiche. Con l’EDR, il tempo medio per identificare una violazione è aumentato a 197 giorni, e il tempo medio per contenere una violazione è aumentato a 69 giorni.
Strumenti incentrati sulla tecnologia piuttosto che sull’utente o sul business. L’EDR si concentra sulle lacune tecnologiche piuttosto che sulle esigenze operative degli utenti e delle aziende. Con più di 40 strumenti utilizzati in un Security Operations Center (SOC) medio, il 23% dei team di sicurezza passa il tempo a mantenere e gestire gli strumenti di sicurezza piuttosto che eseguire indagini. (Fonte)

XDR raccolta dati

Per i team di sicurezza già sovraccarichi, il risultato può essere un flusso infinito di eventi, troppi strumenti e informazioni da alternare, tempi più lunghi per il rilevamento e spese per la sicurezza che superano il budget e non sono nemmeno pienamente efficaci.

La novità nell’eXtended Detection Response

XDR implementa un approccio proattivo al rilevamento delle minacce e alla risposta. Offre visibilità sui dati attraverso le reti, i cloud e gli endpoint, mentre applica l’analisi e l’automazione per affrontare le minacce sempre più sofisticate di oggi. I vantaggi dell’approccio XDR per i team di sicurezza sono molteplici:

Identificare le minacce nascoste, furtive e sofisticate in modo proattivo e rapido.
Tracciare le minacce attraverso qualsiasi fonte o posizione all’interno dell’organizzazione.
Aumentare la produttività delle persone che operano con la tecnologia.
Ottenere di più dai loro investimenti in sicurezza.
Concludere le indagini in modo più efficiente.

Dal punto di vista del business, XDR permette alle compagnie di individuare i cyber threat e fermare gli attacchi, oltre a semplificare e rafforzare i processi di sicurezza. Di conseguenza, consente alle aziende di servire meglio gli utenti e accelerare le iniziative di trasformazione digitale. Quando utenti, dati e applicazioni sono protetti, le aziende possono concentrarsi sulle priorità strategiche.

Perché considerarlo per la propria azienda

I due motivi principali per cui è vantaggioso questo tipo di approccio sono: gli endpoint non hanno visibilità sulle minacce in luoghi come i servizi cloud, inoltre, potrebbe non essere possibile mettere un software agent su tutti gli endpoint dell’azienda.

Ma ci sono anche altre motivazioni da considerare. L’aggiunta di altre fonti di dati può fornire maggiore contesto nei risultati dell’EDR, migliorando il triage e l’indagine degli avvisi. I provider si stanno movimentando non solo per fornire maggiori dati meglio organizzati, ma anche consegnando piattaforme di analisi per alleggerire il carico analitico sugli operatori. Questo si traduce in facilità d’uso e costi operativi ridotti.

L’XDR può sembrare molto attraente come prodotto: Integrazione stretta delle parti, contenuto altamente sintonizzato (poiché il fornitore ha il controllo totale sugli eventi dalle fonti di dati), uso di analitiche e automazione della risposta.

XDR dati virtuali

A cosa prestare attenzione prima dell’adozione

Alcuni provider stanno posizionando il loro XDR come la soluzione definitiva al rilevamento delle minacce. Tuttavia, molti fornitori non sono in grado di offrire tutti gli strumenti necessari per ottenere il vantaggio venduto. Alcuni provider offrono nel pacchetto il monitoring di endpoint e cloud, altri di endpoint e rete, ma se si esaminano le esigenze complete della maggior parte delle organizzazioni, ci sono spesso dettagli mancanti nell’immagine complessiva.

Se poi, una volta che l’azienda si impegna con un provider e nota una mancanza in uno dei settori monitorati, quali sono le possibili soluzioni? Si genera una situazione di vendor lock-in da cui svincolarsi significa recidere un contratto per poi aprirne un altro, con tutti i costi che ne conseguono.

L’XDR come un approccio, non come prodotto

Prima di sottoscrivere un contratto con un provider che vende un soluzione come definitiva, è sempre bene soppesare in modo analitico i vantaggi e le implicazioni.

L’integrazione stretta e bidirezionale di più capacità di rilevamento e risposta alle minacce è la prima caratteristica distintiva. Ma non è necessario acquistare due componenti tecnologici dallo stesso fornitore per ottenere una buona integrazione. Infatti, molti prodotti hanno la capacità di integrarsi con alcune soluzioni di altri fornitori come uno dei loro principali punti di forza.

L’approccio XDR deve fornire una piattaforma che consente la necessaria raccolta e conservazione dei dati, ma anche forti capacità di analisi, di orchestrare e automatizzare le azioni di risposta fornite dalle altre parti della soluzione. Un Next Generation SIEM cloud based è una soluzione perfetta.

Come muoversi dunque?

L’interesse per i prodotti XDR è un chiaro segnale che l’eccessiva frammentazione stava portando un’eccessiva complessità. Un po’ di consolidamento è un bene, ma deve essere fatto proteggendo la flessibilità e la capacità di seguire le soluzioni migliori.

Secondo noi, un SOCaaS è una soluzione ottimale. Fornisce un SIEM di nuova generazione, con forti capacità di analisi. Inoltre, integra anche un’intelligenza artificiale che aiuta nel riconoscere in tempo le minacce tramite l’analisi del comportamento. Un SOCaaS è il futuro delle piattaforme operative di sicurezza.

Per sapere con i nostri servizi possono aiutarti a proteggere i dati della tua azienda e dei tuoi clienti, contattaci, risponderemo volentieri a ogni tuo dubbio.

Useful links:

Next Generation SIEM
Tempo di lettura: 7 min

Il SIEM esiste gia’ da un bel po’ di tempo, ma non e’ ancora ben compreso. Inoltre, il fatto che la tecnologia si sia evoluta in modo significativo negli ultimi anni non aiuta a fare chiarezza. Oggi vediamo a che punto siamo, cercando di capire il Next Generation SIEM e i sistemi gestiti offerti come servizi che si avvalgono dell’uso di SIEM di ultima generazione (SOCaaS, per esempio). Vediamo cosa significa tutto questo per le aziende. 

Essendo una parte fondamentale del SOCaaS offerto da SOD, mi sembra opportuno spiegare nel dettaglio cosa sia un Next Generation SIEM e quali le sue funzioni.

Breve storia del SIEM

Prima di esaminare che cos’e’ un Next Generation SIEM, e’ giusto ripercorrere brevemente la storia di questa tecnologia e del suo inizio.

Il termine Security Information and Event Management (SIEM) viene coniato nel 2005 da Mark Nicolett e Amrit T. Williams di Gartner. La parola e’ la fusione di Security Event Management (SEM) e di Security Information Management (SIM).

La sua definizione originale data dai creatori del termine e’: una tecnologia che supporta il rilevamento delle minacce e la risposta agli incidenti di sicurezza, attraverso la raccolta in tempo reale e l’analisi storica degli eventi da un’ampia varieta’ di fonti di dati contestuali.

Il SIEM e’ nato dalla necessita’ di affrontare l’enorme numero di allarmi emessi dai sistemi di prevenzione delle intrusioni (IPS) e dai sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS) che stavano travolgendo i reparti IT. Aiutando le organizzazioni ad aggregare gli eventi e ad analizzare meglio quelli all’interno della rete, SIEM ha aiutato le organizzazioni a migliorare il rilevamento delle minacce. Ha inoltre portato le organizzazioni ad adottare un approccio piu’ proattivo alla sicurezza. Le tecnologie di sicurezza preventive non sono piu’ sufficienti da sole.

Le difficolta’ dei SIEM nei primi anni

Desiderose di migliorare la loro situazione di sicurezza informatica, molte organizzazioni a livello aziendale hanno adottato rapidamente la tecnologia SIEM. Nel corso degli anni, tuttavia, sono emersi problemi ereditati dal passato:

1. I set di dati erano poco flessibili, quindi alcuni SIEM non erano in grado di elaborare i dati richiesti, il che significava che la loro efficacia era limitata
2. Erano difficili da mantenere e da gestire, il che aggiungeva complessita’ e prosciugava le risorse di personale
3. I SIEM producevano un elevato numero di falsi positivi, creando ancora piu’ lavoro per i team di sicurezza
4. Con l’avanzare della tecnologia, i SIEM hanno faticato a stare al passo con l’evoluzione delle minacce e quindi il rischio informatico per le aziende e’ cresciuto

Arriva il Next Generation SIEM 

Molte minacce avanzate sono ora polimorfiche piuttosto che statiche. Sono in grado, cioe’, di modificare costantemente il loro comportamento per eludere il rilevamento. In quanto tali, i sistemi Next Generation SIEM devono, non solo elaborare un maggior numero di dati, ma anche diventare molto piu’ capaci nel riconoscere nuovi modelli al loro interno.

Date le difficolta’ e i limiti dei sistemi SIEM ereditati, molti pensavano che sarebbero scomparsi con il tempo. Ma questo non e’ accaduto, il SIEM rimane ancora una tecnologia chiave utilizzata dalle aziende. La tecnologia ha dovuto pero’ evolversi.

Mentre un tempo il SIEM si basava solo su una manciata di fonti di dati, la “Next Generation” dei sistemi SIEM e’ stata sviluppata per elaborare un volume e una varieta’ di dati maggiori, oltre a correlarli in modo tempestivo.

Gartner ha riferito che il mercato SIEM e’ in continua crescita. Una delle ragioni di questa crescita e’ che i sistemi Next Gen SIEM sono ora utilizzati da organizzazioni di medie dimensioni, non solo dalle grandi imprese.

Next Generation SIEM on the Cloud

Next Generation SIEM si avvale dell’uso del cloud per la raccolta dei dati

Quali sono le capacita’ del Next Gen SIEM?

I Next Gen SIEM, talvolta denominati SIEM di tipo analitico o SIEM 3.0, hanno portato nuove capacita’ alle organizzazioni e ai loro team di sicurezza. 

Permettono una piu’ rapida integrazione in un’infrastruttura aziendale attraverso un’architettura aperta per coprire le risorse cloud, on-premise e BYOD
Includono strumenti di visualizzazione in tempo reale per comprendere le attivita’ piu’ importanti e ad alto rischio
Utilizzano l’analisi degli scenari e del comportamento per “fotografare” scenari ben compresi ed evidenziare cambiamenti significativi nel comportamento
Integrano e utilizzano le informazioni sulle minacce (Threat Intelligence) provenienti da fonti personalizzate, open source e commerciali
Forniscono un quadro flessibile che consente l’implementazione di un flusso di lavoro su misura per i principali casi d’uso organizzativi
Misurano lo stato rispetto ai quadri normativi (ad esempio PCI DSS) per la prioritizzazione e la gestione del rischio

Security Orchestration, Automation and Response

Security Orchestration, Automation and Response (SOAR) e’ un’area di sicurezza in crescita che i fornitori di Next Gen SIEM stanno sfruttando per contribuire e mettere a frutto le piu’ recenti funzionalita’. Nella sua essenza, SOAR ha due aspetti fondamentali:

1. Permette di portare piu’ dati in un Next Gen SIEM per l’analisi

SOAR sta aiutando la tecnologia SIEM a diventare piu’ intelligente e orientata ai Big Data, consentendo cosi’ ai team di sicurezza di prendere decisioni piu’ rapide e meglio informate. Un’intelligence piu’ ampia significa un’identificazione piu’ affidabile delle minacce e meno falsi positivi.

2. Aiuta ad automatizzare la risposta agli incidenti

Un altro modo importante in cui SOAR sta influenzando l’evoluzione dei SIEM Next Gen e’ quello di contribuire a standardizzare l’analisi degli incidenti e le procedure di risposta. L’obiettivo e’ quello di automatizzare parzialmente o completamente le attivita’ di risposta, al fine di ridurre i potenziali danni e i disagi che le violazioni possono causare. Tali attivita’ di risposta potrebbero includere il blocco degli account utente compromessi e il blocco degli indirizzi IP su un firewall.

Automatizzando le azioni di routine, SOAR aiuta i team di sicurezza a diventare piu’ efficienti e libera loro tempo per concentrarsi sulla caccia alle minacce e sulla gestione delle patch.

Analisi del comportamento degli utenti (UEBA)

Un’altra importante caratteristica dei Next Generation SIEM e’ l’uso della User and Entity Behaviour Analytics (UEBA). L’UEBA non tiene traccia degli eventi di sicurezza ne’ monitora i dispositivi, ma si concentra invece sul monitoraggio e sull’analisi del comportamento degli utenti di un’organizzazione.

UEBA puo’ essere estremamente utile per aiutare le organizzazioni ad identificare gli account compromessi, cosi’ come le minacce da parte di insider. Funziona utilizzando tecniche avanzate di machine learning e di profilazione comportamentale per identificare attivita’ anomale come compromissioni di account e abuso di privilegi. Non utilizzando un monitoraggio basato su regole, l’UEBA e’ piu’ efficace nel rilevare le anomalie nel tempo.

Le sfide per un SIEM moderno

Nonostante gli indiscutibili progressi nel rilevamento di complesse minacce informatiche, i SIEM Next Gen possono ancora, se non vengono impiegati e mantenuti correttamente, generare un gran numero di allarmi. Per le organizzazioni che non dispongono di risorse IT e di personale di sicurezza dedicato, la ricerca di questi allarmi per distinguere i veri problemi di sicurezza della rete dai falsi positivi puo’ essere estremamente complessa e richiedere molto tempo.

Anche quando vengono identificate minacce reali, sapere come rispondere ad esse puo’ essere altrettanto impegnativo.

Ottenere il massimo dal SIEM, per aiutare ad affrontare le crescenti sfide di sicurezza, dipendera’ anche da personale meglio addestrato che possa utilizzare i sistemi in modo piu’ efficace e convalidare gli allarmi. Per le organizzazioni che non dispongono di conoscenze o capacita’ interne, ha quindi senso lavorare con un fornitore esterno in grado di coprire o aumentare le capacita’ di sicurezza.

Un servizio completo di SOCaaS, comprendente Next Generation SIEM e UEBA per la caccia alle minacce, e’ la scelta ideale. Non solo si risparmia in termini di tempo per la convalida e controllo degli allarmi, ma anche in termini economici, non dovendo affrontare spese di installazione e formazione del personale.

Se fossi interessato a saperne di piu’, non esitare a contattarci, risponderemo alle tue domande.

Link utili:

SOC as a Service

Cos’e’ un Network Lateral Movement e come difendersi

Log Management

MITRE Att&ck: una panoramica

Il SOCaaS è utile per la tua azienda?

SIEM software: cos’e’ e come funziona

SIEM in informatica: la storia

 

SIEM - Raccolta e analisi dei dati
Tempo di lettura: 5 min

Evolvendosi al di la’ delle sue radici nella gestione dei log file, gli odierni fornitori di software per la gestione delle informazioni di sicurezza e degli eventi (SIEM) stanno introduciendo l’IA, l’analisi statistica avanzata e altri metodi analitici nei loro prodotti. Ma cos’e’ un software SIEM e quali sono i suoi utilizzi?

Il software SIEM

Acronimo di Security Information and Event Management, e’ un prodotto che fornisce ai professionisti della cyber security nelle aziende una visione d’insieme e un track record delle attivita’ all’interno del loro ambiente IT.

La tecnologia usata esiste da piu’ di un decennio, e si e’ evoluta della pratica di gestione dei log file. Ha combinato la security event management (SEM), che analizza i dati dei log e degli eventi in tempo reale per fornire monitoring delle minacce, correlazione degli eventi e risposta agli incidenti, con la security information management (SIM) che raccoglie, analizza e riporta i dati dei log.

Come funziona?

Il SIEM raccoglie e aggrega i dati di log generati in tutta l’infrastruttura tecnologica dell’organizzazione, dai sistemi e applicazioni host ai dispositivi di rete e di sicurezza come i firewall e i filtri antivirus. Quindi, identifica e categorizza gli incidenti e gli eventi, oltre ad analizzarli.

Il software persegue due principali obiettivi, che sono: fornire rapporti su incidenti ed eventi legati alla sicurezza informatica, come login riusciti e non, attivita’ di malware e altre possibili attivita’ dannose, e inviare avvisi se l’analisi mostra che un’attivita’ va contro regole prestabilite, indicando un potenziale problema di sicurezza.

Secondo gli esperti, negli ultimi anni la domanda delle imprese di maggiori misure di sicurezza ha spinto il mercato all’espansione. Oggi le grandi organizzazioni guardano al SIEM come a una base per la creazione di un centro operativo di sicurezza (SOC). 

Analisi e intelligence

Uno dei principali fattori alla base dell’utilizzo del software SIEM per le operazioni di sicurezza e’ rappresentato dalle funzionalita’ offerte.

Molti prodotti offrono, oltre ai tradizionali dati dei log file, anche feed di informazioni sulle minacce. Alcuni software SIEM hanno anche capacita’ di analisi della sicurezza ed esaminano il comportamento della rete e quello degli utenti per fornire piu’ informazioni sulla possibilita’ che un’azione indichi o meno un’attivita’ dannosa.

In linea generale, gli strumenti SIEM forniscono:

1. Visibilita’ in tempo reale attraverso i sistemi di sicurezza informatica di un’organizzazione
2. Gestione del registro eventi che consolida i dati provenienti da numerose fonti
3. Una correlazione di eventi raccolti da diversi log o fonti di sicurezza, utilizzando regole che aggiungono informazioni importanti ai dati grezzi
4. Notifiche automatiche degli eventi di sicurezza. La maggior parte dei sistemi SIEM fornisce dashboard per i problemi di sicurezza e altri metodi di notifica diretta

Il processo di funzionamento SIEM

Nella pratica, il processo di funzionamento di un sistema SIEM si puo’ suddividere nei seguenti passaggi:

1. Raccolta dati: Tutte le fonti di informazioni sulla sicurezza della rete (es. server, sistemi operativi, firewall, software antivirus e sistemi di prevenzione delle intrusioni) sono configurate per mandare i log file degli eventi. La maggior parte dei moderni strumenti SIEM utilizza agenti per raccogliere i registri degli eventi dai sistemi aziendali, che vengono poi elaborati, filtrati e inviati al sistema. 

2. Policy: Un profilo di policy viene creato dall’amministratore. Questo definisce il comportamento dei sistemi aziendali, sia in condizioni normali che durante gli incidenti di sicurezza predefiniti. Si forniscono regole predefinite, avvisi, report e dashboard che possono essere regolati e personalizzati in base alle specifiche esigenze di sicurezza.

3. Consolidamento e correlazione dei dati: Questi software consolidano, analizzano e controllano i log file. Gli eventi vengono poi categorizzati in base ai dati grezzi e vengono applicate regole di correlazione che combinano i singoli eventi.

4. Notifiche: Se un evento o un insieme di eventi fa scattare un allarme SIEM, il sistema notifica il personale di sicurezza.

E’ evidente che un SIEM si ferma all’analisi delle minacce e conseguente notifica. In seguito a queste, occorre che qualcuno intervenga, sia controllando i report che prendendo misure per mitigare l’eventuale minaccia. Questo puo’ avvenire solo se dietro al software e’ presente 24/7 una squadra di tecnici preparati che faccia manutenzione e intervenga quando necessario.

Conclusioni

Sebbene queste soluzioni offrono diversi vantaggi alle imprese di tutte le dimensioni e forme, esse presentano anche limiti e vulnerabilita’ che non dovrebbero essere ignorati.

Security Information and Event ManagementUn SIEM richiede un monitoraggio costante 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dei registri e degli allarmi, una regolare manutenzione e configurazione, nonche’ un team di sicurezza dedicato responsabile della gestione del software. La maggior parte del lavoro inizia dopo l’implementazione del SIEM. Pertanto, le organizzazioni non possono fare affidamento solo su queste soluzioni per proteggere le infrastrutture IT critiche.

Anche con un sistema del genere in funzione, i professionisti della sicurezza devono assicurarsi di avere risorse, strumenti, budget e tempo adeguati per poter sfruttare le funzionalita’ e garantire una protezione completa contro le potenziali minacce alla sicurezza.

Sotto questo punto di vista, la soluzione piu’ interessante per le aziende e’ quella di un SOCaaS, che comprende SIEM e gli altri strumenti adeguati per una gestione completa della cyber security di un’azienda.

 Link utili:

SOC as a Service

Cos’e’ un Network Lateral Movement e come difendersi

Log Management

MITRE Att&ck: una panoramica

Il SOCaaS è utile per la tua azienda?

Customers

Newsletter

{subscription_form_2}