Ransomware
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Acronis Active Protection e’ una tecnologia anti-ransomware avanzata. Protegge attivamente tutti i dati dei vostri sistemi: documenti, dati di ogni tipo e file di backup Acronis. E’ una tecnologia disponibile per i sistemi operativi Windows e Mac OS X e protegge dalle piu’ recenti azioni ransomware come Petya, WannaCry, Locky e Osiris.

Cos’e’ un Ransomware?

Il Ransomware e’ un tipo di malware particolarmente doloroso. Il malware e’ un “software ostile o intrusivo” introdotto illegalmente nel vostro sistema per motivi malevoli. Quando il ransomware infetta il sistema blocca l’accesso ai dati. Chi ha introdotto il malware fara’ quindi una richiesta in denaro per sbloccare i dati. Il meccanismo e’ quello del riscatto, insomma.

Per difendersi da questo tipo di attacco, e’ necessario monitorare costantemente le attivita’ che avvengono nel sistema. 

Individuare i pattern

Acronis Active Protection osserva costantemente gli schemi nel modo in cui i file e i dati vengono modificati. Un insieme di comportamenti puo’ essere tipico e atteso. Un altro puo’ segnalare un processo sospetto che ha il fine di avviare azioni ostili contro i dati.

L’approccio di Acronis e’ il seguente: esaminare queste azioni e confrontarle con i modelli di comportamento malevolo. Questo modo di procedere puo’ essere eccezionalmente potente nell’identificazione di attacchi ransomware, anche da varianti che non sono ancora state segnalate. La piu’ recente versione di Acronis Active Protection aggiunge ulteriori schemi comportamentali per migliorare il rilevamento dei ransomware.

Acronis ha investito molto in una nuova infrastruttura dedicata al Machine Learning utilizzata per la telemetria e l’elaborazione dei dati. Il primo passo del processo e’ un’analisi dello stack trace. E’ possibile rilevare il codice malevolo utilizzando l’analisi dello stack trace di un processo basata sull’approccio del machine learning.

I dati da studiare e analizzare sono i dump / frame dello stack trace che sono inviati come input al modulo Acronis Machine Learning. L’output dell’analisi sara’ il verdetto: dati puliti o infetti. Questo approccio porta la protezione attiva su un nuovo livello, specialmente quando si parla di minacce mai usate prima (dette Zero Day).

Il sistema non richiede firme di alcun tipo, ma crea piuttosto un modello di cio’ che e’ accettabile e cio’ che non lo e’. In questo modo, quando gli hacker troveranno una nuova vulnerabilita’ o un nuovo approccio per infiltrarsi nel sistema, difficilmente potranno superare questo controllo del comportamento fatto grazie ai modelli di applicati da Acronis.

Difesa contro minacce avanzate

Acronis Active Protection e’ in grado di rilevare minacce ransomware molto sofisticate che normalmente appaiono come operazioni legittime. La rilevazione degli attacchi avviene grazie all’applicazione di euristiche avanzate e machine learning, ma non solo.

Infatti, vengono adottati anche speciali approcci matematici per calcolare l’entropia dei file, in modo da poter capire se il file e’ stato modificato anche se l’intestazione rimane la stessa. Molte soluzioni anti-ransomware, invece, agiscono solo in base alle intestazioni dei file.

Un modo in cui i criminali potrebbero scegliere di compromettere i file sarebbe quello di attaccare il software di backup stesso per corrompere i file di backup che crea. Per proteggersi da questo, Acronis ha implementato un robusto meccanismo di autodifesa che non permettera’ ai criminali di interrompere il lavoro dell’applicazione Acronis o il contenuto dei file di backup. Inoltre, Acronis Active Protection controlla il Master Boot Record dei computer basati su Windows. Quindi, non permettera’ di apportare modifiche illegittime per impedire di avviare il computer. 

Come interviene

Se l’attacco ransomware inizia a criptare i file, Acronis rileva e arresta rapidamente questo processo. Poiche’ Acronis e’ una soluzione di backup, tutti i dati che sono stati esposti e crittografati prima dell’arresto del processo possono essere recuperati da una varieta’ di fonti. Questo e’ notevole, considerando che, non solo le soluzioni anti-ransomware comunemente non possono terminare un attacco una volta iniziato, ma non hanno nemmeno modo di recuperare i file crittografati dall’attacco.

Acronis Active Protection rileva e devia gli attacchi e ripristina i file di qualsiasi dimensione.

Le metodologie rilevano e deflettono gli attacchi e ripristinano in modo avanzato i file. Questi approcci di protezione non solo sono all’avanguardia rispetto ai criminali, ma sono piu’ innovativi e avanzati di qualsiasi altra metodologia anti-ransomware disponibile.

La soluzione di Acronis e’ in grado di individuare:

– Hacker che cercano di infettare o compromettere i backup locali o nel cloud
– Attacchi ridotti e solitamente piu’ difficili da individuare (per esempio cambiare solo una piccola porzione di un documento o una foto stoccata in profondita’ nel disco rigido)
– Gli aggressori che escogitano nuovi modi creativi per tentare di modificare i file in modo malizioso

Conclusioni

L’applicazione dell’intelligenza artificiale nel campo della cyber security ha permesso di fare passi da gigante nella difesa e sta rendendo la vita estremamente complicata per gli hacker. La ricerca di soluzioni innovative, ormai, e’ orientata all’implementazione del machine learning per cercare di cogliere i comportamenti maliziosi piuttosto che gli attacchi stessi. Acronis Active Protection agisce in quest’ottica e lo fa in modo efficace, offrendo una protezione completa ed efficiente dagli attacchi ransomware.

Le minacce non terminano una volta verificata la sicurezza dei propri sistemi e del perimetro, bisogna adottare soluzioni di difesa e verifica costante per assicurare i propri dati nel modo migliore possibile.

Link utili:

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Utilizzo del Machine Learning per proteggere i dati

 

Introdotto nel gennaio 2017, Acronis Active Protection è una tecnologia avanzata che sfrutta l’analisi avanzata per monitorare i sistemi alla ricerca di comportamenti di tipo ransomware e per arrestarli rapidamente. Nonostante i risultati positivi di test indipendenti e i riconoscimenti dei media, Acronis ha voluto rendere la soluzione ancora più robusta. Abbiamo raggiunto lo scopo con successo sfruttando il machine learning e le tecnologie di intelligenza artificiale.

 

L’AIUTO DEL MACHINE LEARNING

Il machine learning è spesso un termine associato a grandi dati: l’analisi di enormi volumi di dati per produrre risultati attuabili. Poiché il machine learning è basato sulla quantità di dati e sugli algoritmi scelti, più grande è il campione di dati, migliori saranno i risultati.

In che modo Acronis utilizza questa tecnologia? Il primo passo consiste nell’eseguire un’analisi delle tracce stack che riporta le subroutine del programma. Questa tecnica viene comunemente utilizzata per alcuni tipi di debug, aiutando gli ingegneri del software a capire dove risiede un problema o come varie subroutine lavorano insieme durante l’esecuzione.

Acronis applica questo approccio a un attacco ransomware, utilizzando l’apprendimento automatico per rilevare le iniezioni di codice dannose.

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Utilizzo del Machine Learning per proteggere i dati

 

COME FUNZIONA IL MACHINE LEARNING

Acronis ha analizzato enormi volumi di dati non infetti utilizzando sistemi Windows che eseguono decine di processi legittimi. Da questi processi abbiamo, quindi, ottenuto milioni di tracce stack legittime e abbiamo costruito diversi modelli di comportamento “buono” utilizzando l’apprendimento delle strutture decisionali. Abbiamo anche raccolto tracce stack dannose da varie fonti per fornire controesempi.

In base a questi milioni di campioni di apprendimento, vengono identificati modelli di comportamento.

Con l’apprendimento delle strutture decisionali, possiamo passare dall’osservazione di un elemento, per trarre conclusioni sul suo valore obiettivo, alla creazione di un modello che predica in modo accurato il valore di un nuovo elemento basato su fattori identificabili. I modelli consentono ad Acronis di integrare risposte adeguate ai valori obiettivi. Piuttosto che rallentare la macchina client raccogliendo e inviando dati da analizzare, i modelli integrati offrono lo stesso livello di protezione con maggiore efficienza.

 

QUANDO SI ATTIVA IL MACHINE LEARNING?

Come affermato in precedenza, Acronis Active Protection si basa sull’euristica comportamentale. Nella versione 2.0 abbiamo aggiunto diverse nuove euristiche che cercano processi legittimi. Se Acronis Active Protection rileva un comportamento anomalo in un processo legittimo, prelevauna traccia dello stack e la invia al modulo del machine learning di Acronis. Qui il comportamento viene confrontato con i modelli esistenti di tracce stack infette e non infette per determinare se si tratta di una minaccia o meno.

Se si stabilisce che il comportamento presenta una natura dannosa, l’utente riceve un avviso che suggerisce di bloccare il processo.

 

NUOVO LIVELLO DI PROTEZIONE ANTI-RANSOMWARE

Con il machine learning all’avanguardia, tutte queste tecnologie portano Acronis Active Protection a un livello completamente nuovo, specialmente quando si tratta di combattere le minacce zero-day. Esso crea un modello per processi legittimi, quindi anche se gli aggressori trovano una nuova vulnerabilità o un modo per infiltrarsi nel sistema, il machine learning rileverà i processi del ransomware e li bloccherà.

L’infrastruttura del machine learning di Acronis è costruita in modo tale che i nuovi dati resi anonimi del programma vengano caricati regolarmente per l’analisi. Questa infrastruttura è in grado di gestire milioni di richieste simultaneamente e, grazie al costante flusso di informazioni, i nuovi modelli comportamentali sono pronti in modo estremamente più rapido. Nel frattempo, gli aggiornamenti costanti dell’euristica dei prodotti aumentano ulteriormente la sicurezza. Nessuna parte di questo lavoro discreto e puntuale è visibile agli utenti: ad essi basta semplicemente attivare Acronis Active Protection e dimenticarsene.

Utilizzo del Machine Learning per proteggere i dati

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LE PROSSIME NOVITA’

Acronis continua a espandere l’uso di questa tecnologia utilizzando il machine learning per l’analisi del codice statico. Questa analisi verrà eseguita nella fase di pre-esecuzione; pertanto, quando si scarica un file o si copia un file su un disco rigido, il relativo codice verrà immediatamente controllato per rilevare eventuali anomalie. Se emerge qualcosa di sospetto, il processo può essere bloccato prima che venga lanciato da un utente o da uno script automatico.

In effetti, i modelli di machine learning possono essere utilizzati per analizzare gli script e Acronis sta già lavorando in questa direzione. A prova di ciò, i test di NioGuard Security Lab hanno dimostrato che mentre la maggior parte delle soluzioni antivirus non sono in grado di rilevare un attacco basato su script, Acronis Active Protection funziona perfettamente. Nonostante questo successo, continueremo a migliorare ulteriormente le nostre tecnologie anti-ransomware.

  

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