Evitare il Ransomware Cover

Tempo di lettura: 5 minuti

Le ransomware gang hanno preso di mira le aziende negli ultimi tempi, chiedendo pagamenti più grandi di quelli che possono estorcere ai consumatori. Il piano ha avuto molto successo. Secondo i nuovi dati il 70% delle aziende attaccate hanno pagato il riscatto per riavere i loro dati. Evitare il ransomware è una necessità, queste cifre lo dimostrano implicitamente. Se un così alto numero di aziende paga, è perché il rischio è troppo grande in termini di reputazione e perdite economiche collaterali.

I ricercatori di IBM Security’s X-Force hanno intervistato i dirigenti di 600 aziende di tutte le dimensioni e hanno scoperto che le organizzazioni colpite dal ransomware scelgono di pagare nella maggior parte dei casi.

I dati mostrano che il 20% delle organizzazioni compromesse hanno pagato riscatti di più di 40.000 dollari e il 25 per cento ha pagato tra i 20.000 e i 40.000 dollari. Questi numeri sono molto più alti di quello che i consumatori pagano tipicamente, che di solito è una cifra intorno a 500$-1.000$, a seconda della variante del ransomware.

Quando prendono di mira le imprese, i gruppi hacker mirano a paralizzare le organizzazioni criptando i dati finanziari, i database dei clienti, i dati di vendita e altre informazioni vitali.

Evitare il ransomware – i rischi degli attacchi

Nell’ultimo anno un certo numero di organizzazioni sono state colpite da gravi attacchi ransomware, compresi ospedali, università e altri. Per esempio, la San Francisco Municipal Transportation Authority è stata colpita da un attacco ransomware durante il fine settimana del Ringraziamento, una festività molto importante negli USA. L’attacco ha paralizzando i desktop all’interno dell’agenzia e costringendo i funzionari a spegnere le biglietterie automatiche. Inutile dire che questo attacco si è tradotto in una perdita enorme di indotto e la richiesta del riscatto.

Far entrare un malware nelle organizzazioni pubbliche non è così difficile come si potrebbe pensare, e spesso viene fatto con una singola e-mail.

Nei loro attacchi alle reti, i cyber criminali cercano i server che tengono in piedi l’azienda e criptano risorse fondamentali piuttosto che lavorare sugli endpoint dell’intera azienda.

Il punto di accesso è di solito un’e-mail di phishing con un allegato dannoso, inviato alla casella di posta elettronica di un dipendente. Nella maggior parte dei casi, l’allegato è un documento di Microsoft Office che chiede alla vittima di attivare le macro. Cliccare sul pulsante di attivazione delle macro è spesso una questione da poco per quegli utenti poco informati che vogliono solo far sparire l’avviso in cima al documento. Il malware viene eseguito non appena l’utente permette l’esecuzione delle macro. Il ransomware può anche arrivare attraverso qualsiasi altro allegato o attraverso kit di exploit che facilitano l’infezione senza alcuna azione speciale da parte dell’utente.

Le perdite economiche

La quantità di denaro che le imprese hanno pagato per riavere i loro dati non dovrebbe essere una sorpresa, considerando l’alternativa. Come avviene sempre più spesso, l’attacco non si limita a mettere sotto chiave i dati fino al pagamento della cifra richiesta. La minaccia continua con la diffusione dei dati se non si accetta di pagare un secondo riscatto. Alla fine si saranno pagati due riscatti e comunque non c’è una certezza che i dati non saranno divulgati. (È detto attacco a doppia estorsione).

Molte organizzazioni tengono questi attacchi nascosti per evitare l’umiliazione pubblica e la perdita di fiducia dei clienti. I dati del sondaggio di IBM mostrano che il 29% dei dirigenti di grandi aziende pagherebbe più di $50.000 per recuperare i dati finanziari.

Le forze dell’ordine, compresa l’FBI, e gli esperti di sicurezza consigliano alle vittime di ransomware di non pagare, per una serie di ragioni. In primo luogo, non c’è garanzia che l’attaccante consegni la chiave di decifrazione. In secondo luogo, i profitti del ransomware aiutano a finanziare altre operazioni di criminalità informatica.

Come difendersi per evitare il ransomware

Il phishing rimane uno dei metodi chiave con cui viene tentato un attacco ransomware. In seguito all’aumento recente del lavoro da remoto, è indispensabile ribadire l’importanza di stare attenti quando si aprono e-mail e allegati. Se i dipendenti hanno dei sospetti su qualcosa, dovrebbero segnalarlo.

Le organizzazioni dovrebbero anche assicurarsi di avere una buona strategia di patch e applicare gli ultimi aggiornamenti di sicurezza. Questo impedisce ai criminali informatici di approfittare delle vulnerabilità conosciute per distribuire malware.

Aggiornare regolarmente i backup dovrebbe essere una priorità, perché se accade il peggio e l’organizzazione cade vittima di un attacco ransomware, la rete può essere ripristinata senza pagare il riscatto.

SOD fornisce soluzioni per le situazioni elencate tramite il servizio SOCaaS. Puoi assicurarti la protezione di un Security Operation Center senza dover investire per il suo finanziamento iniziale.

Il sistema controlla tramite un’intelligenza artificiale le azioni dei computer collegati alla rete. Non appena viene rilevata un’azione sospetta, anche legittima, vengono avvisati i tecnici che possono indagare sulla natura del fatto. I sistemi SIEM di nuova generazione e l’analisi comportamentale tramite UEBA, collaborano per offrire una sicurezza a 360°.

SOD mette a disposizione anche sistemi di backup intelligente anti-ransomware tramite Acronis Cyber Protect Cloud. Con questo strumento al tuo fianco, i dati aziendali e dei clienti sono al sicuro. Ogni tentativo di attacco viene individuato e mitigato immediatamente, intanto, grazie a backup dinamici, i dati sono immediatamente ripristinati.

Evitare il ransomware può essere relativamente facile: basta prestare attenzione a ogni operazione che si esegue sui computer. A volte, purtroppo, questo non è sufficiente. È il momento in cui avere investito in un sistema di sicurezza di qualità farà la differenza.

Per domande o richieste non esitare a contattarci, saremo lieti di rispondere alle domande e proporti una soluzione su misura per le tue esigenze.

Next Generation SIEM
Tempo di lettura: 7 min

Il SIEM esiste gia’ da un bel po’ di tempo, ma non e’ ancora ben compreso. Inoltre, il fatto che la tecnologia si sia evoluta in modo significativo negli ultimi anni non aiuta a fare chiarezza. Oggi vediamo a che punto siamo, cercando di capire il Next Generation SIEM e i sistemi gestiti offerti come servizi che si avvalgono dell’uso di SIEM di ultima generazione (SOCaaS, per esempio). Vediamo cosa significa tutto questo per le aziende. 

Essendo una parte fondamentale del SOCaaS offerto da SOD, mi sembra opportuno spiegare nel dettaglio cosa sia un Next Generation SIEM e quali le sue funzioni.

Breve storia del SIEM

Prima di esaminare che cos’e’ un Next Generation SIEM, e’ giusto ripercorrere brevemente la storia di questa tecnologia e del suo inizio.

Il termine Security Information and Event Management (SIEM) viene coniato nel 2005 da Mark Nicolett e Amrit T. Williams di Gartner. La parola e’ la fusione di Security Event Management (SEM) e di Security Information Management (SIM).

La sua definizione originale data dai creatori del termine e’: una tecnologia che supporta il rilevamento delle minacce e la risposta agli incidenti di sicurezza, attraverso la raccolta in tempo reale e l’analisi storica degli eventi da un’ampia varieta’ di fonti di dati contestuali.

Il SIEM e’ nato dalla necessita’ di affrontare l’enorme numero di allarmi emessi dai sistemi di prevenzione delle intrusioni (IPS) e dai sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS) che stavano travolgendo i reparti IT. Aiutando le organizzazioni ad aggregare gli eventi e ad analizzare meglio quelli all’interno della rete, SIEM ha aiutato le organizzazioni a migliorare il rilevamento delle minacce. Ha inoltre portato le organizzazioni ad adottare un approccio piu’ proattivo alla sicurezza. Le tecnologie di sicurezza preventive non sono piu’ sufficienti da sole.

Le difficolta’ dei SIEM nei primi anni

Desiderose di migliorare la loro situazione di sicurezza informatica, molte organizzazioni a livello aziendale hanno adottato rapidamente la tecnologia SIEM. Nel corso degli anni, tuttavia, sono emersi problemi ereditati dal passato:

1. I set di dati erano poco flessibili, quindi alcuni SIEM non erano in grado di elaborare i dati richiesti, il che significava che la loro efficacia era limitata
2. Erano difficili da mantenere e da gestire, il che aggiungeva complessita’ e prosciugava le risorse di personale
3. I SIEM producevano un elevato numero di falsi positivi, creando ancora piu’ lavoro per i team di sicurezza
4. Con l’avanzare della tecnologia, i SIEM hanno faticato a stare al passo con l’evoluzione delle minacce e quindi il rischio informatico per le aziende e’ cresciuto

Arriva il Next Generation SIEM 

Molte minacce avanzate sono ora polimorfiche piuttosto che statiche. Sono in grado, cioe’, di modificare costantemente il loro comportamento per eludere il rilevamento. In quanto tali, i sistemi Next Generation SIEM devono, non solo elaborare un maggior numero di dati, ma anche diventare molto piu’ capaci nel riconoscere nuovi modelli al loro interno.

Date le difficolta’ e i limiti dei sistemi SIEM ereditati, molti pensavano che sarebbero scomparsi con il tempo. Ma questo non e’ accaduto, il SIEM rimane ancora una tecnologia chiave utilizzata dalle aziende. La tecnologia ha dovuto pero’ evolversi.

Mentre un tempo il SIEM si basava solo su una manciata di fonti di dati, la “Next Generation” dei sistemi SIEM e’ stata sviluppata per elaborare un volume e una varieta’ di dati maggiori, oltre a correlarli in modo tempestivo.

Gartner ha riferito che il mercato SIEM e’ in continua crescita. Una delle ragioni di questa crescita e’ che i sistemi Next Gen SIEM sono ora utilizzati da organizzazioni di medie dimensioni, non solo dalle grandi imprese.

Next Generation SIEM on the Cloud

Next Generation SIEM si avvale dell’uso del cloud per la raccolta dei dati

Quali sono le capacita’ del Next Gen SIEM?

I Next Gen SIEM, talvolta denominati SIEM di tipo analitico o SIEM 3.0, hanno portato nuove capacita’ alle organizzazioni e ai loro team di sicurezza. 

Permettono una piu’ rapida integrazione in un’infrastruttura aziendale attraverso un’architettura aperta per coprire le risorse cloud, on-premise e BYOD
Includono strumenti di visualizzazione in tempo reale per comprendere le attivita’ piu’ importanti e ad alto rischio
Utilizzano l’analisi degli scenari e del comportamento per “fotografare” scenari ben compresi ed evidenziare cambiamenti significativi nel comportamento
Integrano e utilizzano le informazioni sulle minacce (Threat Intelligence) provenienti da fonti personalizzate, open source e commerciali
Forniscono un quadro flessibile che consente l’implementazione di un flusso di lavoro su misura per i principali casi d’uso organizzativi
Misurano lo stato rispetto ai quadri normativi (ad esempio PCI DSS) per la prioritizzazione e la gestione del rischio

Security Orchestration, Automation and Response

Security Orchestration, Automation and Response (SOAR) e’ un’area di sicurezza in crescita che i fornitori di Next Gen SIEM stanno sfruttando per contribuire e mettere a frutto le piu’ recenti funzionalita’. Nella sua essenza, SOAR ha due aspetti fondamentali:

1. Permette di portare piu’ dati in un Next Gen SIEM per l’analisi

SOAR sta aiutando la tecnologia SIEM a diventare piu’ intelligente e orientata ai Big Data, consentendo cosi’ ai team di sicurezza di prendere decisioni piu’ rapide e meglio informate. Un’intelligence piu’ ampia significa un’identificazione piu’ affidabile delle minacce e meno falsi positivi.

2. Aiuta ad automatizzare la risposta agli incidenti

Un altro modo importante in cui SOAR sta influenzando l’evoluzione dei SIEM Next Gen e’ quello di contribuire a standardizzare l’analisi degli incidenti e le procedure di risposta. L’obiettivo e’ quello di automatizzare parzialmente o completamente le attivita’ di risposta, al fine di ridurre i potenziali danni e i disagi che le violazioni possono causare. Tali attivita’ di risposta potrebbero includere il blocco degli account utente compromessi e il blocco degli indirizzi IP su un firewall.

Automatizzando le azioni di routine, SOAR aiuta i team di sicurezza a diventare piu’ efficienti e libera loro tempo per concentrarsi sulla caccia alle minacce e sulla gestione delle patch.

Analisi del comportamento degli utenti (UEBA)

Un’altra importante caratteristica dei Next Generation SIEM e’ l’uso della User and Entity Behaviour Analytics (UEBA). L’UEBA non tiene traccia degli eventi di sicurezza ne’ monitora i dispositivi, ma si concentra invece sul monitoraggio e sull’analisi del comportamento degli utenti di un’organizzazione.

UEBA puo’ essere estremamente utile per aiutare le organizzazioni ad identificare gli account compromessi, cosi’ come le minacce da parte di insider. Funziona utilizzando tecniche avanzate di machine learning e di profilazione comportamentale per identificare attivita’ anomale come compromissioni di account e abuso di privilegi. Non utilizzando un monitoraggio basato su regole, l’UEBA e’ piu’ efficace nel rilevare le anomalie nel tempo.

Le sfide per un SIEM moderno

Nonostante gli indiscutibili progressi nel rilevamento di complesse minacce informatiche, i SIEM Next Gen possono ancora, se non vengono impiegati e mantenuti correttamente, generare un gran numero di allarmi. Per le organizzazioni che non dispongono di risorse IT e di personale di sicurezza dedicato, la ricerca di questi allarmi per distinguere i veri problemi di sicurezza della rete dai falsi positivi puo’ essere estremamente complessa e richiedere molto tempo.

Anche quando vengono identificate minacce reali, sapere come rispondere ad esse puo’ essere altrettanto impegnativo.

Ottenere il massimo dal SIEM, per aiutare ad affrontare le crescenti sfide di sicurezza, dipendera’ anche da personale meglio addestrato che possa utilizzare i sistemi in modo piu’ efficace e convalidare gli allarmi. Per le organizzazioni che non dispongono di conoscenze o capacita’ interne, ha quindi senso lavorare con un fornitore esterno in grado di coprire o aumentare le capacita’ di sicurezza.

Un servizio completo di SOCaaS, comprendente Next Generation SIEM e UEBA per la caccia alle minacce, e’ la scelta ideale. Non solo si risparmia in termini di tempo per la convalida e controllo degli allarmi, ma anche in termini economici, non dovendo affrontare spese di installazione e formazione del personale.

Se fossi interessato a saperne di piu’, non esitare a contattarci, risponderemo alle tue domande.

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SIEM software: cos’e’ e come funziona

SIEM in informatica: la storia

 

SIEM informatica
Tempo di lettura: 6 min

Una soluzione SIEM in informatica e’ uno dei componenti essenziali di un SOC (Security Operation Center). Il suo compito e’ quello di raccogliere informazioni e analizzarle alla ricerca di anomalie e possibili breach nel sistema. Ma non e’ sempre stato cosi’ semplice il processo di difesa. Quello che oggi chiamiamo SIEM, Security Information and Event Management, e’ l’unione di due differenti tipi di tool di cyber security. 

SIM e SEM: le origini

Prima dell’arrivo di una soluzione completa SIEM in informatica, la sicurezza era fortemente incentrata sulla protezione del perimetro e non teneva adeguatamente controllata la rete interna. Le prime soluzioni sviluppate negli anni ’90 erano basilari e sostanzialmente si occupavano di  gestione delle informazioni di sicurezza (SIM) oppure di gestione degli eventi di sicurezza (SEM). Erano soluzioni disponibili come strumenti che dovevano essere implementati in loco nel data center da proteggere. Questo limitava la scalabilita’, perché l’aggiunta di capacita’ richiedeva l’acquisto di ulteriore strumentazione.

Queste prime soluzioni erano anche costruite su database proprietari che obbligavano i clienti alla tecnologia di un unico fornitore. Se si voleva spostare i dati su un altro sistema, il processo era lungo e complicato. Da notare inoltre che l’archiviazione era piu’ costosa, quindi venivano raccolti solo i dati piu’ preziosi. Inoltre, sebbene le soluzioni SIM e SEM contenevano tutti i dati necessari alla difesa, la ricerca e l’allarme erano rudimentali. Inoltre, dipendevano da analisti della sicurezza esperti per ricercare, capire e interpretare cio’ che trovavano nei dati.

Le origini SIEM in informatica

Man mano che i dati diventavano piu’ sensibili e la tecnologia piu’ potente, i sistemi SIEM (SIM+SEM) diventavano capaci di ingerire, elaborare e memorizzare moltissimi dati. Le soluzioni SIEM in informatica di generazione successiva sono in grado di utilizzare gli avvisi signature-based per individuare le minacce nei dati raccolti. Tuttavia, in questo modo si possono individuare solo gli avvisi che abbiano individuato degli indicatori di compromesso (IOC) di una certa minaccia.

Per intenderci, se il tipo di attacco a cui viene sottoposto un sistema non e’ stato catalogato in una serie di IOC, un SIEM di prima generazione non e’ in grado di rilevarlo. Il principale svantaggio di quei sistemi era proprio la capacita’ molto limitata nello scoprire cyber threat sconosciuti.

Per fare un esempio pratico: era possibile usare una regola di questo tipo: “dare un avviso se un utente inserisce 10 password sbagliate consecutive”. In teoria questo potrebbe essere usato per rilevare attacchi con password di forza bruta. Ma cosa succederebbe se l’aggressore provasse solo 9 password di fila? O se l’allarme venisse dato per un utente molto smemorato?

Next Gen SIEM

Un SIEM di nuova generazione e’ costruito su una grande piattaforma di dati che fornisce una scalabilita’ illimitata ed e’ ospitato nel cloud. Un next gen SIEM include la gestione dei log, il rilevamento avanzato delle minacce basato sull’analisi del comportamento e la risposta automatica agli incidenti, il tutto su un’unica piattaforma. 

Questo elimina i problemi a cui erano proni i vecchi sistemi on-premises. Non dovendo installare alcunché e potendo mandare i dati necessari nel cloud abbastanza semplicemente, la potenza di calcolo della macchina locale non e’ compromessa e il SIEM puo’ gestire tutti i dati tranquillamente.

Come procede un SIEM in analisi informatica delle minacce

1. Raccolta dati: una soluzione SIEM in informatica raccoglie dati da tutta l’organizzazione utilizzando agenti installati su vari dispositivi, tra cui endpoint, server, apparecchiature di rete e altre soluzioni di sicurezza. Il SIEM di nuova generazione include il supporto per applicazioni e infrastrutture cloud, applicazioni aziendali, dati di identita’ e feed di dati non tecnici.

2. Arricchimento dei dati: L’arricchimento aggiunge ulteriore contesto agli eventi. Il SIEM arricchira’ i dati con identita’, risorse, geolocalizzazione e informazioni sulle minacce. 

3. Stoccaggio dei dati: I dati saranno poi memorizzati in una banca dati in modo da poterli ricercare durante le indagini. Il SIEM di nuova generazione sfrutta architetture open source e big data architectures, sfruttandone la scalabilita’.

4. Correlazione e analisi: Le soluzioni SIEM utilizzano diverse tecniche per trarre conclusioni utilizzabili dai dati del SIEM. Queste tecniche variano notevolmente.

5. Report: Un SIEM, in particolare un SIEM di nuova generazione, da’ la possibilita’ di cercare rapidamente i dati, permettendo di scavare negli avvisi e di cercare gli attori della minaccia e gli indicatori di compromesso. I dati visualizzati possono essere salvati o esportati. E’ inoltre possibile utilizzare report out-of-the-box o creare report ad hoc a seconda delle esigenze.

Per cosa e’ utilizzato un SIEM

Threat hunting e investigazione

La capacita’ di eseguire threat hunting su un SIEM e’ fondamentale per comprendere i veri modelli di attacchi basati sull’accesso, sull’attivita’ e sulle violazioni dei dati. Sviluppando una visione dettagliata e contestuale degli attacchi, gli analisti della sicurezza possono sviluppare piu’ facilmente politiche, contromisure e processi di risposta agli incidenti per contribuire a mitigare e rimuovere la minaccia.

Risposta in caso di incidente

Una risposta efficace agli incidenti e’ fondamentale per intervenire piu’ rapidamente e ridurre i tempi di permanenza della minaccia. Per questo, un SIEM fornisce un playbook per la risposta agli incidenti con azioni automatizzate configurabili. Un SIEM e’ in grado di integrarsi con soluzioni di terze parti per l’orchestrazione della sicurezza (SOAR) o la gestione dei singoli casi.

Difesa contro le minacce interne

Il motivo per cui le minacce interne sono un problema cosi’ grande perché non si tratta di entrare nel perimetro, ma di sfruttare posizioni interne. Possono essere i vostri dipendenti, appaltatori o soci in affari. Potrebbero essere loro stessi a voler sfruttare la loro posizione, oppure il loro account potrebbe essere stato violato.

Con ogni tipo di minaccia interna, l’aggressore cerca di rimanere nascosto, raccogliendo dati sensibili da sfruttare. Questo potrebbe  causare notevoli danni alla compagnia, alla sua posizione nel settore e al suo rapporto con i consumatori o gli investitori. Con l’utilizzo di un SIEM, si evita questo rischio.

Individuazione di cyber threat

E’ probabile che la tua organizzazione disponga di almeno un archivio di dati sensibili. I cyber criminali prosperano sul saccheggio di questi dati per ottenere guadagni finanziari. Molte violazioni iniziano con una semplice e-mail phishing contro un obiettivo di un’organizzazione. Il semplice clic su un allegato puo’ lasciare codice dannoso dietro di sé. Un SIEM vi permettera’ di monitorare modelli avanzati di minacce informatiche come il phishing, il beaconing e il lateral movement.

Standard di conformita’

Per molti settori industriali, l’adesione agli standard di conformita’ e’ fondamentale. Un SIEM puo’ essere d’aiuto fornendo report incentrati sulle richieste per la conformita’ dei dati. I pacchetti integrati che coprono tutti i principali mandati, inclusi PCI DSS, SOX e ISO 27001, sono una caratteristica standard anche dei SIEM.

Next Generation SIEM

Un SIEM di nuova generazione non e’ solo un sistema ospitato nel cloud. Si avvale anche dell’implementazione di IA e Machine Learning per aumentare la difesa del sistema IT.

Lo vedremo in un prossimo articolo, ma e’ giusto specificare che il SOCaaS offerto da SOD si avvale della tecnologia di ultima generazione offerta da sistemi Next Gen. SIEM. Contattaci per saperne di piu’ a riguardo e parlare con esperti che possono fugare ogni tuo dubbio.

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SIEM software: cos’e’ e come funziona

SIEM - Raccolta e analisi dei dati
Tempo di lettura: 5 min

Evolvendosi al di la’ delle sue radici nella gestione dei log file, gli odierni fornitori di software per la gestione delle informazioni di sicurezza e degli eventi (SIEM) stanno introduciendo l’IA, l’analisi statistica avanzata e altri metodi analitici nei loro prodotti. Ma cos’e’ un software SIEM e quali sono i suoi utilizzi?

Il software SIEM

Acronimo di Security Information and Event Management, e’ un prodotto che fornisce ai professionisti della cyber security nelle aziende una visione d’insieme e un track record delle attivita’ all’interno del loro ambiente IT.

La tecnologia usata esiste da piu’ di un decennio, e si e’ evoluta della pratica di gestione dei log file. Ha combinato la security event management (SEM), che analizza i dati dei log e degli eventi in tempo reale per fornire monitoring delle minacce, correlazione degli eventi e risposta agli incidenti, con la security information management (SIM) che raccoglie, analizza e riporta i dati dei log.

Come funziona?

Il SIEM raccoglie e aggrega i dati di log generati in tutta l’infrastruttura tecnologica dell’organizzazione, dai sistemi e applicazioni host ai dispositivi di rete e di sicurezza come i firewall e i filtri antivirus. Quindi, identifica e categorizza gli incidenti e gli eventi, oltre ad analizzarli.

Il software persegue due principali obiettivi, che sono: fornire rapporti su incidenti ed eventi legati alla sicurezza informatica, come login riusciti e non, attivita’ di malware e altre possibili attivita’ dannose, e inviare avvisi se l’analisi mostra che un’attivita’ va contro regole prestabilite, indicando un potenziale problema di sicurezza.

Secondo gli esperti, negli ultimi anni la domanda delle imprese di maggiori misure di sicurezza ha spinto il mercato all’espansione. Oggi le grandi organizzazioni guardano al SIEM come a una base per la creazione di un centro operativo di sicurezza (SOC). 

Analisi e intelligence

Uno dei principali fattori alla base dell’utilizzo del software SIEM per le operazioni di sicurezza e’ rappresentato dalle funzionalita’ offerte.

Molti prodotti offrono, oltre ai tradizionali dati dei log file, anche feed di informazioni sulle minacce. Alcuni software SIEM hanno anche capacita’ di analisi della sicurezza ed esaminano il comportamento della rete e quello degli utenti per fornire piu’ informazioni sulla possibilita’ che un’azione indichi o meno un’attivita’ dannosa.

In linea generale, gli strumenti SIEM forniscono:

1. Visibilita’ in tempo reale attraverso i sistemi di sicurezza informatica di un’organizzazione
2. Gestione del registro eventi che consolida i dati provenienti da numerose fonti
3. Una correlazione di eventi raccolti da diversi log o fonti di sicurezza, utilizzando regole che aggiungono informazioni importanti ai dati grezzi
4. Notifiche automatiche degli eventi di sicurezza. La maggior parte dei sistemi SIEM fornisce dashboard per i problemi di sicurezza e altri metodi di notifica diretta

Il processo di funzionamento SIEM

Nella pratica, il processo di funzionamento di un sistema SIEM si puo’ suddividere nei seguenti passaggi:

1. Raccolta dati: Tutte le fonti di informazioni sulla sicurezza della rete (es. server, sistemi operativi, firewall, software antivirus e sistemi di prevenzione delle intrusioni) sono configurate per mandare i log file degli eventi. La maggior parte dei moderni strumenti SIEM utilizza agenti per raccogliere i registri degli eventi dai sistemi aziendali, che vengono poi elaborati, filtrati e inviati al sistema. 

2. Policy: Un profilo di policy viene creato dall’amministratore. Questo definisce il comportamento dei sistemi aziendali, sia in condizioni normali che durante gli incidenti di sicurezza predefiniti. Si forniscono regole predefinite, avvisi, report e dashboard che possono essere regolati e personalizzati in base alle specifiche esigenze di sicurezza.

3. Consolidamento e correlazione dei dati: Questi software consolidano, analizzano e controllano i log file. Gli eventi vengono poi categorizzati in base ai dati grezzi e vengono applicate regole di correlazione che combinano i singoli eventi.

4. Notifiche: Se un evento o un insieme di eventi fa scattare un allarme SIEM, il sistema notifica il personale di sicurezza.

E’ evidente che un SIEM si ferma all’analisi delle minacce e conseguente notifica. In seguito a queste, occorre che qualcuno intervenga, sia controllando i report che prendendo misure per mitigare l’eventuale minaccia. Questo puo’ avvenire solo se dietro al software e’ presente 24/7 una squadra di tecnici preparati che faccia manutenzione e intervenga quando necessario.

Conclusioni

Sebbene queste soluzioni offrono diversi vantaggi alle imprese di tutte le dimensioni e forme, esse presentano anche limiti e vulnerabilita’ che non dovrebbero essere ignorati.

Security Information and Event ManagementUn SIEM richiede un monitoraggio costante 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dei registri e degli allarmi, una regolare manutenzione e configurazione, nonche’ un team di sicurezza dedicato responsabile della gestione del software. La maggior parte del lavoro inizia dopo l’implementazione del SIEM. Pertanto, le organizzazioni non possono fare affidamento solo su queste soluzioni per proteggere le infrastrutture IT critiche.

Anche con un sistema del genere in funzione, i professionisti della sicurezza devono assicurarsi di avere risorse, strumenti, budget e tempo adeguati per poter sfruttare le funzionalita’ e garantire una protezione completa contro le potenziali minacce alla sicurezza.

Sotto questo punto di vista, la soluzione piu’ interessante per le aziende e’ quella di un SOCaaS, che comprende SIEM e gli altri strumenti adeguati per una gestione completa della cyber security di un’azienda.

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